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Auto, i modelli più venduti e la mobilità sostenibile: intervista al CEO di Biauto Group Marco Utili

È una vera e propria “famiglia” in continua crescita quella di Biauto Group, rete di concessionarie di auto premium nata a Torino che ha da poco festeggiato i 100 anni di storia.

Il gruppo Biauto, nato nel 1922, attualmente conta 18 sedi in Piemonte e Liguria e si pone come risposta alle esigenze di oltre 200 mila automobilisti con la sua offerta di vetture e moto di fascia Premium e servizi di qualità guidando di fatto la transizione elettrica e digitale del settore.

Per scoprire questa realtà in grande espansione e conoscere i principali trend del settore ai nostri microfoni Marco Utili, CEO di Biauto Group.

Un’unica famiglia che da 100 anni gestisce una realtà così importante. Com’è iniziato tutto e quali sono i vostri servizi?

“Abbiamo festeggiato da poco i 100 anni della nostra azienda. Tutto iniziò nel 1922 con il mio bisnonno che diede vita ad un concessionario Fiat, poi Lancia e poi siamo arrivati fino ai giorni nostri: negli ultimi 20 anni abbiamo avviato una crescita sempre più importante. Attualmente in totale contiamo 400 dipendenti. Abbiamo festeggiato tutti insieme, perché è un traguardo molto importante, al Museo dell’automobile di Torino, con amici, collaboratori e tutti coloro che hanno contribuito a questa grande crescita.

Inizialmente ci siamo concentrati sui brand premium come BMW, Mini, Jaguar, Land Rover, Mercedes e Smart. Ultimamente abbiamo aggiunto anche le moto, con la marca Triumph. Siamo rappresentanti anche per Grenadier, il nuovo fuoristrada con motore BMW e anche il brand inglese, comprato da un brand cinese, MG, che soddisfa la fascia dai 18mila euro ai 35mila euro. Quindi una gamma completa che va da motorizzazioni endotermiche, elettriche, plug-in, ibride”.

In questo secolo di storia è cambiato il modo di vendere le auto?

“L’unica cosa che è rimasta uguale è il rapporto umano, il rapporto di fiducia che si crea fra il venditore – che reputo più un consulente – e il cliente finale, perché l’acquisto di un’auto, dopo una casa, è l’acquisto più importante che un italiano possa fare e quindi tocca tanti aspetti, fra cui quello finanziario, quello assicurativo e la manutenzione. Quindi è molto importante avere un consulente, un’azienda che possa rispondere alle esigenze di mobilità a 360°.

L’impatto più importante degli ultimi anni è stato quello di internet, perché ormai nella prima fase dell’acquisto dell’auto internet sostituisce sempre di più il passaparola e il “parere dell’amico” – che c’è sempre – ma ormai ognuno di noi prima dell’acquisto va su internet, configura la macchina, fa una cernita di richieste, si fa un’idea e dopo viene da noi per toccarla con mano, per vedere se quello che ha sognato corrisponde alla realtà ed è fattibile per le sue tasche. Bisogna infatti adeguare i sogni alla disponibilità economica e alla fattibilità”.

Parliamo del consumatore, qual è la tipologia di automobile più acquistata?

“Un trend è sicuramente quello delle auto elettriche e plug-in che hanno un impatto sempre più ecologico, più green. Parlando di BMW, l’ultima, X1, è un suv con caratteristiche di versatilità, spazio, sport, con un’ampia gamma di motorizzazioni. Per quanto riguarda Mercedes, le più vendute sono la GLA e la nuova GLC, che è un suv.

La nostra offerta è molto variegata: abbiamo un’ampia richiesta di prodotti di ampia gamma, con i suv che fanno la parte del leone sempre. Siamo arrivati ad avere su alcuni modelli un anno di consegna. Questo per quanto riguarda il lusso. L’usato ha avuto una grande rivalutazione e per tutti in questo momento si possano fare degli affari vendendo la propria macchina e comprandone un’altra. Secondo me è il momento giusto anche per rinnovare il parco”.

Il futuro dell’auto: verso quale direzione ci stiamo muovendo?

“Rispetto al passato, quando c’era il motore endotermico, benzina o diesel, entriamo in un’epoca molto affascinante, in quanto avremo tanti tipi di motorizzazione appaiati e vedremo quale sarà la tecnologia più apprezzata. L’ultimo giudice secondo me è sempre il cliente finale e il mercato, insieme al reale utilizzo che uno fa. Sicuramente l’elettrico, anche come scelta politica dell’Europa, è il settore dei trasporti che ha il più alto investimento ed è quello che può creare il cambiamento maggiore dal punto di vista ecologico per tutti gli altri. Quindi le auto devono trascinare tutto il resto: i pannelli solari, le ricariche, le case ecologiche e tutto ciò che ne consegue. Si è scelto quindi di puntare sull’auto perché si rinnova ogni 3/5 anni per dare una sterzata a tutto il mondo che deve andare verso un mondo più sostenibile. Quindi tantissimi cambiamenti, tantissima tecnologia che dovrebbe servire a farci vivere un po’ meglio e a goderci di più il tempo che spendiamo nell’auto”.

Guarda l’intervista completa.

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