Al via ieri CONTAMINAZIONI, una Kermesse di Innovazione per il Futuro del Canavese, che si sviluppa in tre giornate – 23-24 e 25 marzo – presso le Officine H di Ivrea o, organizzata dal Think Tank “Canavese2030”.
La giornata conclusiva di domani – 25 marzo – dal nome #InnovabilitySchool vedrà la presenza di 160 studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori, divisi in 8 tavoli da 20 persone l’uno, a delineare idee e progetti per il futuro del Canavese.
Tra gli speaker sarà presente Alberta Antonucci, avvocato digitale ed esperta di cyberbullismo.
Ai nostri microfoni Antonucci ha dato un’anticipazione del suo intervento dal titolo “Internet: i vantaggi e le trappole per i giovani”, fornendo in particolare un consiglio: “È necessario tenere in mente che il nickname non è uno scudo. La polizia postale o gli avvocati verticali in queste materie arrivano ovunque. Anche l’insulto che pensiamo possa non nascondere rischi può avere delle conseguenze. Bisogna stare quindi attenti perché gli strumenti per scovare i truffatori e gli odiatori ci sono e sono utilizzati”.
Alberta Antonucci si definisce il legale degli influencer. Le abbiamo chiesto allora qual è la richiesta che emerge maggiormente: “Sicuramente i brand chiedono agli imprenditori digitali di essere sinceri e trasparenti quindi di non andare a distruggere il rapporto di fiducia che c’è con la propria community e raccontare i prodotti che vengono offerti in collaborazione senza inventare o costruire. Bisogna rispettare la fiducia della community e sapere dire di no. L’influencer finto viene sempre a galla”.
Guarda l’intervista: