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Le OGR rinascono nel segno di cultura e innovazione

Dopo un lungo cantiere, durato circa mille giorni, Torino avrà un nuovo cuore pulsante della creatività, della cultura e dello spettacolo. Sono le OGR, Officine Grandi Riparazioni, rinate grazie ai 100 milioni di euro investiti dalla Fondazione CRT. Il maestoso complesso dell’Ottocento, destinato inizialmente alla riparazione dei treni, con la grande festa di inaugurazione del 30 settembre, diventerà il luogo delle Officine della cultura contemporanea, dell’innovazione e dell’accelerazione d’impresa, con una forte vocazione internazionale.

I numeri

In occasione della visita al cantiere, il segretario generale della Fondazione, Massimo Lapucci ha parlato del grande investimento che è stato necessario per la creazione di “un luogo della generazione e rigenerazione di idee”. I numeri sono impressionanti: come detto per l’intero complesso di archeologia industriale, che comprende l’edificio a forma di H di circa 20.000 metri quadrati di superficie per 16 metri di altezza, è stato necessario un investimento di cento milioni di euro. Tante sfide hanno interessati il progetto, in particolare quella di creare un edificio caldo, fruibile anche in inverno, nonostante le dimensioni immense. Per questo sono stati cambiati tutti i serramenti, con l’installazione di 1.000 finestre e porte finestre, che messe in fila raggiungerebbero un altezza di 6.000 metri, pari a venti volte la Tour Eiffel. E poi gli impianti elettrici, per l’acqua, l’aria e la fibra ottica, che si sviluppano in lunghezza per 115 km. Nel dettaglio sono stati posati 9.000 metri di tubazioni per l’acqua, 4.700 metri di canali per l’areazione, 55.000 metri di cavi elettrici, 6.500 metri di fibra ottica e 22.000 metri di cavi dati in rame.

Anche due piazze

Quando parliamo di recupero delle OGR, non ci riferiamo soltanto all’edificio. Il progetto infatti ha interessato un’area di 35.000 metri quadri, arricchendo la configurazione urbanistica della Spina 2. Le OGR si aggiungono ad un complesso importante della città, formato dalla stazione di Porta Susa, dal Politecnico, dall’Energy Center e dal grattacielo Intesa San Paolo. In questa risistemazione urbanistica vi è anche la creazione di due piazze pubbliche, connesse funzionalmente alle Officine ma vivibili liberamente da tutti.

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