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AgriNewTech, quando la sostenibilità ambientale viene prima di tutto

La sostenibilità ambientale viene prima di tutto. Questo è il diktat di AgriNewTech, Spin off accademico dell’Università degli Studi di Torino che ha l’obiettivo di trasferire al mondo operativo i risultati di anni di ricerche svolte a livello internazionale da parte dei soci fondatori, offrendo ricadute commerciali all’innovazione tecnologica e scientifica conseguente alle attività di ricerca condotte presso l’Università, in particolare presso il Centro di Competenza Agroinnova.

Come tutto è nato

Massimo Pugliese, socio fondatore della spinoff AgriNewTech, racconta per #ZipnewsInnovatori i segreti di un progetto rivelatosi da subito vincente: «AgriNewTech è uno spinoff accademico nato alla fine del 2009 presso l’Università di Torino e l’azienda si occupa di biotecnologie applicate al settore agroalimentare e in particolar modo al settore agricolo. L’idea da cui è nata AgriNewTech è stata quella di cercare di trasferire al mondo operativo i risultati delle ricerche svolte a livello accademico, a seguito delle esperienze nazionali e internazionali che sono state acquisite da parte dei soci. In totale siamo quattro soci, tre provenienti dal settore accademico e uno proveniente dall’ambiente dell’industria, specializzato su tutto ciò che riguarda la chimica e l’agricoltura. L’idea è nata per trasferire alcuni risultati che sono stati ottenuti a livello universitario dai gruppi di ricerca da cui è nata l’Agri New Tech per una produzione sostenibile cibo in quantità sempre maggiore, ma ricorrendo il meno possibile all’utilizzo di prodotti chimici, per far sì che possiamo limitare il più possibile l’insorgenza di alcune malattie».

Di che cosa si tratta

Come opera AgriNewTech? Lo spiega Pugliese, raccontando il lavoro di un’azienda destinata a crescere ancora: «L’AgriNewTech, oltre ai soci, oggi conta quattro collaboratori impiegati a tempo pieno e si occupa di fornire servizi e prodotti per un’agricoltura sostenibile. Ad oggi l’azienda ha ottenuto un fatturato medio annuale di mezzo milione di euro e lavora fornendo ad alcune aziende agrochimiche una serie di servizi utili a registrare nuovi prodotti per un’agricoltura sostenibile, da inserire e da utilizzare poi da parte degli agricoltori. Dall’altro lato commercializza dei prodotti specifici a marchio proprio utili sia per le aziende agricole come fertilizzanti, come i biostimolanti a basso impatto ambientale».

L’obiettivo

Anche il futuro e la sempre maggior sensibilità delle aziende al tema della sostenibilità ambientale gioca a favore di AgriNewTech, che ha idee molto chiare, come svela lo stesso Pugliese: «I nostri progetti futuri sono quelli di lavorare a livello europeo, partecipando a dei progetti per inserire nuovi prodotti sul mercato. Attualmente stiamo lavorando proprio per la registrazione di alcuni microrganismi specifici, con degli investimenti importanti per poterli inserire come nuovi prodotti in futuro».

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