Risparmiare denaro e inquinare meno. Due obiettivi tutt’altro che impossibili. Due obiettivi facilmente conciliabili grazie a Jojob, la società che già da diversi anni ha trovato un modo per rendere sostenibile la viabilità casa-lavoro.
Come tutto è nato
Un progetto vincente, che il fondatore Gerard Albertengo racconta sin dagli albori a #ZipnewsInnovatori: «Nel 2011 è nato BringMe. Mi trovai con una richiesta da parte di un amico che viaggiava molto spesso da Torino verso l’aeroporto di Bergamo e mi disse “Possibile che non trovo mai con un compagno di viaggio con il quale condividere l’auto, dimezzando i costi?”. A quel punto ho provato a creargli un piccolo sito web dedicato. Da quell’idea è nato un progetto che oggi è stato ripreso anche da BlaBlaCar, che offre lo stesso tipo di servizio che già anni fa avevamo implementato. Ho portato avanti la mission della startup fino al 2013: abbiamo ricevuto degli investimenti e BringMe è arrivata a toccare una quota di 17mila viaggi a settimana, ma poi con l’arrivo di BlaBlaCar abbiamo dovuto accantonare il progetto».
Di che cosa si tratta
Albertengo, con Jojob, ha così reinventato il modo di fare il tragitto casa-lavoro. Focalizzando l’attenzione sui pendolari, che quotidianamente percorrono la stessa tratta. Con costi non indifferenti: «Superata la fase iniziale è nata l’idea di creare un portale ad hoc per i pendolari. Visto che la tratta casa-lavoro è particolarmente dispendiosa se fatta ogni giorno abbiamo scelto di provare a ridurre i costi fissi dei pendolari, con un progetto nuovo. Da questa intuizione è nato JoJob, una piattaforma molto diversa da BlaBlaCar perché è un social network, che permette di individuare le persone che fanno ogni giorno il tuo stesso tragitto – spiega Albertengo -. Così si crea una rete di amici, in grado di collaborare tutti insieme per ridurre la zavorra dei costi quotidiani. Ma non è tutto, perché noi avevamo anche inventato un applicazione che dimostrasse chi è in auto e quanta strada stesse facendo. Da qui è nato un ulteriore progetto, dedicato al Car pooling aziendale. Decido di venderlo a grandi aziende a fine 2014, per far si che ogni dipendente potesse raggiungere comodamente il posto di lavoro, riducendo i costi. Le aziende pilota hanno subito raggiunto grandi risultati. E si sa, da cosa nasce cosa…».
L’obiettivo
Da piccola realtà ad azienda consolidata il passo è diventato breve. E Albertengo racconta i segreti di una crescita destinata a non arrestarsi più: «Dall’essere una piccola startup Jojob ha cominciato un processo di espansione notevole: ora collaboriamo con un centinaio di grandi aziende, fra le quali spiccano soprattutto Ferrero e Luxottica. I dati degli ultimi anni sono molto positivi e nel 2017 abbiamo fatto risparmiare, in termini di tratta percorsa, oltre un milione e ottocentomila chilometri. Ci stiamo allargando ulteriormente: nel 2014 ero da solo, mentre adesso posso contare su dodici dipendenti assunti a tempo indeterminato e questa è una grandissima soddisfazione per me, che premia il lavoro e la fatica di tanti anni. Siamo presenti al Nord, al Sud e persino in Spagna e nel 2018 abbiamo l’obiettivo di dare ancora più strumenti alle aziende per incentivare il Car pooling. Così si risparmiano i costi di trasporto e le aziende possono inserire i dati sulla Co2 risparmiata annualmente nel bilancio di sostenibilità». Inquinare meno, riducendo i costi di trasporto, non è mai stato così facile.