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Bici batte auto nelle vendite sotto la Mole, non accadeva dal Dopoguerra

Maggiore attenzione all’ambiente da parte di tutti. Voglia di mettersi in forma. Mezzo più economico per eccellenza. Forse sì, sono tutti buoni motivi per cui gli italiani sempre più spesso scelgono di utilizzare la bicicletta, una rivoluzione nello stile di vita che segna l’inversione di rotta legato ai mezzi di trasporto. Era dal Dopoguerra infatti che – merito anche del boom economico dell’epoca – le automobili rimanevano indiscutibilmente regine incontrastate delle vendite nella nostra Penisola. Gli ultimi dati disponibili (Censis), però, hanno rivelato il cambiamento di rotta: 1.750.000 le biciclette vendute contro 1.748.143 di automobili immatricolate.
Ma nello specifico come si comportano sulle strade e cosa ne pensano i cittadini della Mole che utilizzano le due ruote quotidianamente? L’ultima ricerca dell’ Osservatorio Linear dei Servizi dà la parola al popolo dei ciclisti della capoluogo piemontese.
Partiamo dalla scelta del modello: la più amata dai torinesi risulta la mountain bike (48%) forse perché la più economica fra i modelli o forse perché la più robusta e facile da usare sia in città che su strade più tortuose mentre al secondo posto per preferenze la city bike (43%) veloce e agile nel traffico urbano.
Capitolo sicurezza: strade cittadine ancora non sicure, lo dichiarano ben 7 torinesi su 10 (69%), questa la fotografia che emerge dall’ Osservatorio Linear. Il 32% dei ciclisti indica negli automobilisti indisciplinati il principale problema, l’11% degli intervistati invece sottolinea lo stato delle strade, dissestate e prive di manutenzione mentre un 10% si lamenta delle piste ciclabili, troppo poche o addirittura inesistenti. Ma la sicurezza deve essere anche proattiva, sebbene un ciclista su due (48%) afferma di non utilizzare il caschetto e un 28% confessa di non segnalare sempre la propria presenza sulle strade con le luci di posizione.
Cosa non sopportano i ciclisti torinesi degli automobilisti: al primo posto l’apertura delle portiere senza curarsi della loro possibile presenza (64%), il mancato utilizzo delle frecce di direzione per il 54% degli intervistati mentre il parcheggio in doppia fila è indicato dal 44%.
Cosa non sopportano gli automobilisti della Mole dei ciclisti: i gruppi di ciclisti che circolano anche in modo affiancato non va giù al 54% degli intervistati, i quali rinfacciano agli utilizzatori delle due ruote di non segnalare mai i cambi di direzione (39%) e di non accendere mai i fari (22%).

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