Maxi rivoluzione, nel segno delle innovazioni aziendali, della Centrale del Latte d’Italia. Nello storico stabilimento di Torino sono stati investiti la bellezza di 22 milioni di euro, con l’obiettivo di crescere all’estero e portare al 20% l’incidenza dell’export sul fatturato entro i prossimi dieci anni. I progetti del gruppo lattiero-caseario, che ha cinque stabilimenti, un fatturato di 190 milioni e circa 450 dipendenti, sono stati illustrati nei giorni scorsi dal presidente Luigi Luzzati, dall’amministratore delegato Riccardo Pozzoli e dal direttore commerciale Marco Luzzati. I lavori per rinnovare lo stabilimento, in via Filadelfia 220, sono stati avviati in questi giorni e finiranno nel 2020. Gli innovativi lavori prevedono la costruzione di un magazzino di stoccaggio dei prodotti finiti automatizzato 4.0, quattro nuove linee di confezionamento, due impianti di ultima generazione per il trattamento del latte e l’ampliamento di l.300 metri quadrati dello stabilimento.