Si è chiusa con la partecipazione record di 150 giovani suddivisi in 20 squadre l’edizione 2019 di Climathon Torino presso gli spazi dell’Environment Park. I partecipanti erano chiamati a trovare, nel corso di 24 ore di lavoro, soluzioni innovative, sostenibili e attuabili nell’ambito dell’economia circolare (a scelta tra le aree del tessile, cibo, mobilità e automotive, edilizia e arredo, elettronica, plastica e packaging).
La giuria, composta da esperti e rappresentanti delle società partner, ha scelto come miglior progetto SpazzaTuret. L’idea si pone l’obiettivo di risolvere le problematiche legate ai rifiuti della mala movida torinese, con particolare attenzione ad alcune zone della città. Il progetto prevede la costruzione di cassonetti smart, dotati di un solo ingresso per il conferimento dei rifiuti, che provvedono internamente ed automaticamente alla loro differenziazione. Prevede, inoltre, un sistema di incentivi per i giovani della movida attraverso dei voucher accumulabili via app da consumare nei locali che aderiscono all’iniziativa. La sostenibilità economica del progetto potrà essere garantita dallo sconto sulla tassa rifiuti che l’azienda municipale di smaltimento rifiuti potrà fare ai locali aderenti.
L’idea è venuta a un gruppo eterogeneo di studenti torinesi provenienti dal Politecnico ma anche dalle facoltà di Economica e Giurisprudenza.
SpazzaTuret avrà un’importante occasione per diventare realtà: usufruirà, infatti, di un periodo di accompagnamento personalizzato grazie al supporto di alcuni partner torinesi come I3P, 2i3T, The Doers, Jobonobo, Open Incet e Fondazione Santagata. Avrà inoltre l’opportunità di partecipare all’innovation coffee di Intesa Sanpaolo Innovation Center con l’obiettivo di incontrare potenziali investitori.
Premiate anche due seconde classificate ex-aequo, che usufruiranno anch’esse di un periodo di affiancamento e accompagnamento personalizzato: “Ombrelliamo” che ha ideato una soluzione innovativa per il recupero di tutti i componenti degli ombrelli rotti, abbandonati e dismessi, e “Green Gate” per il recupero e riuso delle bottiglie di plastica e dell’acqua “trattenute” presso i gate degli aeroporti, attraverso l’installazione di appositi contenitori uno per il PE, uno per il PET ed uno per l’acqua