home In Evidenza Dalla teoria alla pratica: le domande da farsi prima di investire

Dalla teoria alla pratica: le domande da farsi prima di investire

“Investire è semplice, ma non è facile”. Tutto quello che c’è da sapere sul mondo degli investimenti è raccolto in questa frase, di poche parole, del più grande investitore di tutti i tempi, un uomo che non a caso viene nominato come “the legendary investor”. Stiamo parlando di Warren Edward Buffet, esperto dell’economia statunitense che vanta un patrimonio di oltre 116 miliardi di dollari.

Investire è semplice, insomma, ma non è una cosa così scontata. Bisogna infatti avere chiari alcuni passaggi, pianificare l’investimento, capire dove si vuole arrivare e soprattutto in che modo. La prima cosa da fare, insomma, è fissare degli obiettivi, un orizzonte temporale e una tolleranza del rischio. Solo dopo aver chiarito queste incognite si può delineare una strategia di investimento. Poi bisogna capire come farlo: in forma autonoma, rivolgendosi a un broker che acquista direttamente sui mercati finanziari (una scelta che deve essere fatta solo se si conosce bene il panorama di riferimento) oppure guardare ai fondi di investimento e infine affidarsi a un consulente. In questo caso sarà fondamentale distinguere tra consulenza finanziaria indipendente, che non riceve commissioni sull’investimento consigliato, e su quella tradizionale, che invece guadagna in base a quanto propone.

Ma proviamo a fare una simulazione prendendo in considerazione la guida su come investire 20 mila euro nel mercato italiano elaborata da Moneyfarm. Tra le idee migliori ci sono gli ETF, una sigla che indica gli Exchange Traded Funds, strumento finanziario caratterizzato da una gestione passiva che permette di tenere i costi bassi senza però svalutare la performance. Tra le prime scelte c’è poi quella delle azioni, che offre ottimi rendimenti ma che rende necessaria la figura del consulente, o almeno preferibile, e in seconda battuta le obbligazioni, diventate sempre meno convenienti ma comunque stabili e sicure. Se si vuole osare di più si può scegliere poi la via dell’equity crowdfunding, ovvero finanziare progetti di società, Piccole e Medie Imprese e Start Up, ottenendo in cambio ottimi tassi di interesse.

A proposito di crowdfunding, quello immobiliare si sta diffondendo sempre di più e permette di entrare nel grande mercato edilizio con semplici mosse e pochi oneri. Un grande azzardo, scelto però da un numero sempre maggiore di investitori, è il settore delle criptovalute. La scelta giusta può essere quella di diversificare un portafoglio di investimento includendo una quota minoritaria rispetto a tutti gli altri asset, un modo per garantirsi sicurezza in caso di fallimento. Insomma, i modi per investire ci sono. Basta saperli scegliere e soprattutto farsi guidare. Perché investire è semplice, ma non è cosa facile. 

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