L’andamento del settore automobilistico in Piemonte riflette quello del resto del Paese: la situazione è piuttosto critica, con una consistente riduzione delle vendite già dal primo trimestre che ha riguardato vari segmenti. Basti pensare che a febbraio le immatricolazioni erano diminuite di quasi il 21%, mentre a marzo il dato negativo ha sfiorato il 30%. Il dato preoccupante è che la riduzione delle vendite ha riguardato anche le vetture elettriche, che pure nel 2021 erano cresciute, a livello numerico, in maniera importante.
Perché in Piemonte il mercato è in crisi
Ma quali sono le motivazioni che stanno alla base di questo trend in calo? Di certo la destabilizzazione dei mercati, figlia in un primo momento delle conseguenze della pandemia e poi della guerra in atto tra la Russia e l’Ucraina, con il relativo aumento dei costi e le difficoltà a reperire materiale. In particolare, è un problema la scarsità di microchip, che sono indispensabili per produrre i conduttori. Così, anche in Piemonte sono cresciuti i prezzi delle auto non solo per il nuovo ma anche per l’usato. Per di più si sono allungati i tempi di produzione e di consegna.
I dati di settembre
Si può tirare un piccolo sospiro di sollievo, però, se si presta attenzione ai dati relativi al mese di settembre, che ha fatto registrare un margine di crescita piuttosto significativo, di poco superiore al 5%. Come dire: un clima di fiducia, anche se minima. Tra settembre del 2021 e settembre del 2022 le immatricolazioni sono aumentate di 5.4 punti percentuali, ma se si confrontano i primi tre trimestri dello scorso anno e di quest’anno il calo complessivo resta superiore al 16%.
Il noleggio auto
Tra l’altro anche in Piemonte stanno mettendo in mostra delle performance interessanti le varie tipologie di noleggio. Mentre diminuiscono le immatricolazioni dei privati, cresce il noleggio a lungo termine, anche per i numerosi vantaggi che lo caratterizzano: per esempio la possibilità per gli utenti di evitare tutti gli inconvenienti legati alla proprietà del veicolo, come la svalutazione del mezzo dopo l’acquisto e le tante spese di gestione e di manutenzione, che nel caso del noleggio sono già comprese nel canone che si deve pagare ogni mese.
Come aumentare la produttività
Per aumentare la produttività del settore, una delle soluzioni a disposizione può essere individuata negli interventi di ammodernamento e di automazione che rientrano nella denominazione di revamping. Si tratta di un servizio dedicato ai macchinari che hanno già alcuni anni alle spalle di utilizzo e che possono essere caratterizzati da soluzioni tecnologiche e parti meccaniche che sono obsolete, o quasi. Ecco perché si rende necessario un processo di ammodernamento grazie a cui i macchinari più datati possono recuperare la loro efficienza: si procede rimuovendo specifiche parti meccaniche o impiantistiche ma non intervenendo sulla struttura complessiva. In virtù di un intervento simile si ha la possibilità di allungare la vita produttiva degli impianti, che così non hanno bisogno di essere sostituiti integralmente.
Come funziona il revamping
Con l’aiuto di aziende come LCS Group, che è una realtà specializzata in questo ambito, è possibile effettuare questi interventi di revamping in tempi rapidi per contrastare gli effetti della crisi. Nel dettaglio si tratta di una ristrutturazione dei macchinari il cui scopo è quello, appunto, di incrementare le funzionalità tramite l’applicazione di tecnologie più all’avanguardia. In questo modo l’automazione risulta più sicura e più efficiente, a beneficio di una maggiore produttività. Non è solo una questione di sostituire i pezzi vecchi con altri pezzi più nuovi, però: si arriva a ripensare la modalità con la quale opera la macchina.
A che cosa serve il revamping
Anche nel settore automotive, gli impianti e i macchinari che vengono utilizzati possono essere sottoposti ad attività di revamping, incrementando anche il livello di sicurezza degli impianti. Essi, inoltre, divengono meno energivori, e quindi meno inquinanti: ma, soprattutto meno costosi dal punto di vista economico. Quello richiesto dal revamping è un investimento minimo e che per di più garantisce un return of investment immediato. In più, i macchinari garantiscono la massima flessibilità, nel senso che possono essere personalizzati in funzione delle specifiche esigenze produttive della singola azienda.
Quando c’è bisogno di ammodernare gli impianti
Sono tante le circostanze nel corso delle quali un impianto può aver bisogno di essere ammodernato: per esempio nel momento in cui ci si rende conto del fatto che il tempo che viene riservato alla manutenzione straordinaria, a causa di fermi macchina o di rotture, è troppo elevato e causa dei problemi di gestione. Inoltre, può succedere che con il passare degli anni i tempi di produzione, così come quelli di attrezzaggio si discostino dalle esigenze di produzione. Infine, i macchinari obsoleti rischiano di risultare addirittura pericolosi e non tutelare l’incolumità dei lavoratori.