In occasione di Eurovision Song Contest nasce un dialogo aperto con le istituzioni con l’obiettivo di far diventare Torino motore di rigenerazione culturale e sociale, innovazione e riqualificazione territoriale. L’evento, infatti, mette in luce il settore della musica dal vivo legato all’attrattività turistica e all’internazionalità al fine di intraprendere un nuovo percorso di rinnovamento e riflessione sulla città di Torino post-pandemica.
Fra i soggetti abilitati che realizzano studi in ambito culturale per consegnarli alle istituzioni, la Camera di commercio di Torino ha presentato un’analisi del settore musicale a Torino e in Piemonte sulla base delle realtà registrate al Registro Imprese camerale: a fine 2021 in Piemonte risultano registrate 1.298 imprese afferenti al settore musicale. Il settore imprenditoriale, dunque, si presenta eterogeneo grazie ad attività di ogni genere come il commercio o fabbricazione di strumento, gestione degli eventi o gestione dei teatri e sale da concerto.
L’obiettivo è di costituire una piattaforma di confronto e di co-progettazione condivisa per confrontare esperienze, criticità, ma anche opportunità fra gli operatori del settore, che può nascere solamente da una visione condivisa, per ripartire proprio dai luoghi della cultura e dalla progettazione culturale.
Oltre due anni di pandemia hanno contribuito a far emergere una forte distanza presente tra una cultura ‘’istituzionale’’ e una cultura ‘’diffusa’’: la crisi ha generato danni al settore ma anche solidarietà tra operatori culturali, impegnati nella realizzazione di reti sociali culturali e innovative. Queste nuove reti saranno punto di partenza per sviluppare un elemento prospettico di supporto alle competenze e di advocacy pubblico/privata per le nuove esperienze che esplorano l’innovazione.