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Getti stellari in “bottiglia”

Un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’Università di Torino e del Max Planck Institute in Goettingen è riuscito a riprodurre parzialmente in laboratorio ed in simulazioni numeriche i giganteschi getti stellari, sovente osservati, ad esempio, nei sistemi binari di stelle. La ricerca è stata pubblicata sul New Journal of Physics . Si tratta di uno studio pionieristico, ed è uno dei primi tentativi in cui sulla piccola scala del laboratorio terrestre si sono potuti ottenere morfologie e confinamento analoghi a quanto osservano i telescopi spaziali (Hst) e, recentemente, alcuni potenti telescopi terrestri (Eso-Vtl). La ”bottiglia” nella quale sono stati riprodotti questi fenomeni cosmici è una camera a vuoto lunga 4 metri. I getti sono prodotti per mezzo di ugelli costruiti al Cern di Ginevra e sono osservati per mezzo dell’emissione di fluorescenza generata da un fascio piano di elettroni che attraversa il getto.

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