Dal 30 agosto al 1° settembre il Politecnico di Torino ospita al Castello del Valentino il convegno annuale dell’EAAE-European Association for Architectural Education, associazione che raggruppa oltre 150 scuole di Architettura da tutta Europa. Intitolato “School of Architecture(S)”, l’evento si concentrerà sulla pluralità dell’architettura come disciplina e sul ruolo dell’educazione architettonica nella formazione, nella discussione e nella pratica di questa pluralità.
L’architettura come disciplina intreccia molteplici interazioni tra il mondo fisico, la tecnologia e l’organizzazione dell’ambiente culturale e sociale della professione, ma il suo carattere multidisciplinare non è l’unica multidimensionalità da indagare. Nell’era della post-architecture è essenziale aprire il campo e discutere della pluralità della disciplina: non dobbiamo allora parlare solo di architettura, ma di architetture al plurale. Già oggi le scuole europee di architettura offrono un’ampia varietà di significati del termine nei loro curricula, ragion per cui è urgente discutere un ampliamento del termine stesso per comprendere il posizionamento della formazione in architettura nel mondo globale contemporaneo.
Suddiviso in tre sessioni che richiamano lo sviluppo dell’architettura come un albero a partire dai semi, fino a radici e rami (“Seeds of Architecture: Ways of Teaching”; “Roots of Architecture: Ways of Research”; “Branches of Architecture: Ways of Practice”) che significano insegnamento, ricerca e pratica, il convegno è un invito a pensare diversamente, riflettendo sul contesto della disciplina per comprendere la conoscenza del futuro, ponendo al centro la domanda: che cos’è l’architettura nell’epoca spesso descritta come post-architecture?
Considerando come i caratteri antagonisti polarizzino la conoscenza umana, l’architettura può essere intesa come una tensione tra dicotomie, oggetto di discussione nel convegno che tenta di ragionare su una definizione contemporanea, più ampia e inclusiva dell’architettura, discutendo sei coppie di concetti antinomici articolati in tre sessioni parallele: l’architettura come metodo oppure come disciplina; architettura dei Master o delle tematiche; architettura per architetti oppure per la collettività; l’architettura come avanguardia oppure orientata al mercato; architettura dentro o fuori le mura; architettura disciplinare o extradisciplinare. Alternative che non sempre si rivelano tali nella realtà.
“Ospitare il Convegno annuale dell’Associazione Europea delle scuole di architettura rappresenta una grande opportunità per il Collegio di Architettura del Politecnico di Torino – commenta la professoressa Michela Barosio del Dipartimento di Architettura e Design-DAD di PoliTo, membro dello Steering Committee del convegno EAAE – poiché garantisce non solo visibilità alla nostra scuola, ma anche possibilità di potenziamento delle reti di ricerca e quindi di finanziamento a livello europeo. La scelta di celebrare qui il convegno dedicato all’estensione del campo disciplinare dell’Architettura rappresenta però anche un riconoscimento di come la nostra scuola sia un riferimento nell’ambito del dibattito disciplinare a livello internazionale”.