Per la nostra rubrica #ZipnewsInnovatori, abbiamo parlato con Jacopo Secco, CEO e Co-Founder di Omnidermal Biomedics, startup nata in i3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, per la realizzazione di dispositivi che supportino i professionisti sanitari nell’iter diagnostico e di cura.
Qual è l’idea, la passione alla base della vostra azienda?
Tutto è nato da una cena con un medico che trattava ulcere cutanee. Allora io e i miei due soci, Marco Farina e Alberto Uberti, tutti e tre ingegneri biomedici e ricercatori del Politecnici di Torino, abbiamo deciso di unire le nostre forse per fondare Omnidermal Biomedics, una società pensata per lo sviluppo di dispositivi medici con Intelligenza Artificiale per il monitoraggio delle sindromi cutanee, come ulcere cutanee e ferite croniche.
Come funziona la prima tecnologia che avete sviluppato?
Omnidermal Biomedics ha sviluppato Wound Viewer, un dispositivo medico portatile con Intelligenza Artificiale, in grado di fare delle foto alle ulcere nel tempo e misurarle in maniera oggettiva e precisa. Attraverso i dati raccolti, l’ospedale, il medico e l’infermiere possono avere un controllo costante sull’andamento patologico e sindromico dei pazienti affetti da ulcere cutanee.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
Omindermal Biomedics è nata in Italia, a Torino, e abbiamo iniziato aggredendo il mercato italiano. Adesso stiamo iniziando a muoversi verso l’estero, soprattutto in un contesto europeo, verso Germania e Francia. Parallelamente stiamo sviluppando nuovi dispositivi per espandere il ventaglio di patologie che possiamo monitorare in modo da dare un aiuto agli operatori.