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Piemonte: risparmio energetico obbligatorio

L’anno 2012 è famoso per la profezia Maya sulla fine del mondo, questa scadenza è molto nota e se ne è parlato fin troppo ma entro il 1° settembre 2012, c’è una scadenza vera e molto importante per tutti i cittadini, di cui si parla pochissimo, e che riguarda, finalmente, una gestione meno sprecona dell’energia utilizzata per il riscaldamento degli edifici. La delibera della giunta della Regione Piemonte D.G.R. 4 agosto 2009, n. 46-11968, al punto 11.4.17, impone “entro il 1° settembre 2012, che, in tutti gli edifici ad uso residenziale, con impianto di riscaldamento centralizzato, debbano essere effettuati gli interventi necessari per permettere, ove tecnicamente possibile, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore per singola unità abitativa”. In realtà il primo termine era il 1° settembre 2009 ma a forza di decreti mille proroghe, si è stati autorizzati a sprecare combustibile e inquinare per altri 3 anni. Il 15 aprile, in via delle Querce 23/bis a Torino, alle 18.00,  si svolgerà il primo di una serie di incontri informativi, rivolti a tutti cittadini, sugli obblighi regionali di installazione e per fornire un quadro completo sugli adempimenti da attuarsi e su come si devono comportare le amministrazioni in un ottica di trasparenza verso i condomini. Questo adempimento legislativo porterà ad una piccola rivoluzione energetica, reale, che metterà fine alle dissennate gestioni del riscaldamento centralizzato dei condomini torinesi, a patto di utilizzare un metodo serio per attuare queste pratiche. Ad esempio, come primo passo, redigendo una diagnosi energetica dell’edificio per valutare l’intervento più efficace e meno costoso da attuare; monitorando i consumi, sia prima che dopo l’intervento, in modo da garantire all’utenza il raggiungimento dei risultati previsti e infine, facendo dialogare tutti gli attori del processo, dal progettista dell’impianto, all’installatore e/o manutentore, all’utenza. Ad oggi si tende spesso ad operare per compartimenti stagni, ciò provoca rielaborazioni del progetto in corso d’opera che nella maggior parte dei casi modifica negativamente il risultato finale. Tra i vari approcci possibili, c’è il metodo “Firma energetica” che permette di fotografare lo stato dell’arte del sistema edificio/impianto e, di conseguenza, comprendere dove vi sia necessità di intervenire in modo mirato, ad esempio sul generatore di calore, sulle reti di distribuzione, sui sistemi di regolazione, sull’involucro edilizio, ovvero, identificare i migliori interventi di riqualificazione energetica in termini di costo/beneficio: ne deriva un risparmio doppio, in quanto permette di effettuare gli interventi significativamente necessari per raggiungere un determinato livello di efficienza energetica, con una riduzione dei costi di riqualificazione da un lato e la riduzione delle spese per l’acquisto di combustibile dall’altro. Il 16 aprile prossimo, proprio a Torino, verrà inaugurato il primo edificio in Italia riqualificato con “Firma energetica”. L’appuntamento è alle 12.00 in via Vassalli Eandi 42.

Servizio a cura di Antonino Iaria

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