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The Winesider, la cantina innovativa perfetta per i ristoranti

Un servizio innovativo creato su misura per i ristoranti di qualità relativo alla gestione della cantina. Questa è la missione di The Winesider, che ha ideato un sistema ad hoc per i ristoratori alla ricerca di vino di altissima qualità, adatto alle esigenze di tutti i clienti. Gianni Miscioscia, fondatore e CEO di The Winesider, racconta per la rubrica #ZipnewsInnovatori i segreti di un progetto finora vincente: «Siamo una startup nata a settembre 2016, che si è sviluppata nel mondo B to B dell’e-commerce del vino. Questa avventura ci ha portato nella distribuzione del vino in Italia, ma anche in altre nazioni, visto che presto avremo la possibilità di aprire a Londra».

Come funziona The Winesider? Lo racconta Miscioscia, spiegando come è stato possibile essere convincenti con i ristoratori: «Il nostro è un servizio innovativo per la gestione della cantina da parte dei ristoranti di alto livello. Noi facciamo un servizio a supporto dei ristoratori nella gestione di tutto ciò che riguarda la cantina dei vini. Partiamo dalla consulenza sulla carta vini e in questo senso ci avvaliamo della collaborazione di Luca Gardini, campione del mondo di sommelier nel 2010 e oggi una delle firme più importanti nel panorama del mondo del vino, e con lui selezioniamo i migliori produttori di vino presenti sul mercato. In questo modo creiamo il catalogo dei vini migliore possibile. E a quel punto ci proponiamo al ristoratore, adattando i nostri consigli alle sue esigenze riguardanti il menu. Oltre alla carta vini abbiamo sviluppato, grazie all’incubatore del Politecnico di Torino I3P, una applicazione con la quale ci connettiamo real time con il consumatore. Da qui forniamo la possibilità di procedere a compiere tre servizi aggiuntivi: un pagamento innovativo, per cui il ristoratore paga soltanto quello che vende, una logistica efficiente di consegna e stoccaggio e anche un servizio di reporting, cercando di migliorare le performance del ristoratore».

Dall’Italia all’Europa il passo è stato molto breve. E così, dopo due anni, The Winesider sbarcherà anche a Londra, come confermato da Miscioscia: «Dopo una fase di test fino a dicembre 2016, poggiando le nostre basi su Genova e Milano. L’esperimento ha subito funzionato e così abbiamo implementato una rete commerciale di assoluto valore, supportati dalle consulenze del Politecnico. E poi abbiamo costruito anche una rete di agenti del vino (in tutto sono dieci) ramificati su tutta Italia, che sono diventati i nostri superconsulenti, che ora continuamente alla ricerca di nuovi potenziali ristoratori interessati al nostro servizio. Il nostro obiettivo è quello di allargare il nostro raggio d’azione».

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