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Edilizia sicura: borsa di dottorato al Politecnico di Torino

Politecnico

La collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Fondazione Benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi e il Politecnico di Torino ha portato all’accordo per l’avvio di una borsa di dottorato in ingegneria civile e ambientale.

Siglato il 2 marzo, gli obiettivi sono la diffusione della cultura della sicurezza e la prevenzione dei rischi negli edifici scolastici.

Il dottorato che avrà una durata triennale e sarà svolto sotto la supervisione del professore e ingegnere Bernardino Chiaia del Politecnico, intende studiare gli elementi strutturali e non strutturali relativi alle costruzioni di edilizia scolastica, con attenzione alle scelte distributive degli spazi per l’apprendimento e ai nuovi modelli pedagogici che ne derivano.

Bernardino Chiaia sottolinea: «Il deficit di sicurezza del patrimonio costruito e la fragilità generalizzata del territorio italiano rappresentano problematiche gravissime. Ancora oggi, nel 2018, soltanto il 15% del patrimonio scolastico presente nelle aree maggiormente pericolose del paese è stato progettato o adeguato sismicamente. Puntualmente, in occasione di terremoti, crolli o alluvioni, l’indignazione genera dibattiti sterili e senza reali modifiche dello stato di fatto, a fronte di 150 miliardi spesi dallo Stato negli ultimi 50 anni per danni post-terremoto. Episodi tragici come i crolli della scuola di San Giuliano di Puglia e della scuola Darwin di Rivoli hanno incentivato la nascita di nuove prescrizioni tecniche ma non hanno modificato la cultura della sicurezza nel nostro Paese, soprattutto a livello di percezione soggettiva, di norme comportamentali e di integrazione della mitigazione del rischio nel generale processo di progettazione, adeguamento e gestione degli edifici pubblici. L’attività che il Politecnico intende portare avanti sarà quindi volta proprio alla integrazione olistica degli aspetti di sicurezza strutturale nel complessivo quadro architettonico ed edilizio dei plessi scolastici».

Cinzia Caggiano, mamma di Vito Scafidi, giovane morto sotto il crollo del controsoffitto della propria aula nel 2008 a Rivoli (TO) è rimasta soddisfatta: «Il ricordo di mio figlio passa attraverso l’impegno affinché nessun altro studente debba morire o farsi male a scuola. Da anni ormai, insieme alla Fondazione Benvenuti in Italia, porto avanti questa battaglia, perché la scuola è vita e luogo nel quale costruire il proprio futuro. In questo senso ripensare gli edifici non solo dal punto di vista della solidità, ma anche della socialità, della pedagogia e della didattica è un ulteriore passo avanti nel ricordo di Vito».

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